“Di fronte agli orrori dell’olocausto,come scuola da sempre ci siamo attivati con diverse iniziative per non dimenticare la Shoah e contrastare l’antisemitismo.

Il rapporto Eurispes 2020, conferma quanto occorre impegnarci, insieme alle altre agenzie educative; il dato che emerge è davvero raccapricciante   ben il 61,7 per cento ritiene che gli episodi di antisemitismo siano casi isolati e non indice di reale problema.

Poi un fenomeno preoccupante è il negazionismo in forte aumento, laddove si legge nel rapporto, il 37,2 per cento degli italiani  sminuisce gli episodi di antisemitismo, considerandole solo bravate.

Per questo, come scuola riconosciamo il nostro ruolo nella formazione e nell’educazione di nuove generazioni, pronta ad accogliere e collaborare con le istituzioni e le realtà associative per fare fronte comune contro qualsiasi forma di odio e di discriminazione”.

Con queste parole di denuncia e di speranza, la Dirigente Scolastica Prof.ssa Franca Masi ha accolto, il 6 febbraio scorso nell’Auditorium dell’IIS “Della Corte-Vanvitelli”, i referenti del Rotary Club di Salerno e Cava de’Tirreni, promotori di questi incontri di sensibilizzazione sui temi della Shoah e gli ospiti tutti convenuti.

Un ringraziamento speciale a Francesco Perlasca presente all’evento, il cui papà Giorgio è stato un grande testimone di coraggio e d’impegno a favore degli ebrei, salvandone ben cinquemila dai campi di sterminio, tanto da essere riconosciuto un Giusto tra i settecento riconosciuti in Italia dal Tribunale del Bene di Israele.

Tantissimi gli studenti accorsi da diverse scuole del territorio dalle primarie alle superiori per ascoltare la storia di Giorgio Perlasca direttamente dal  figlio “ per dare voce a mio padre che non c’è più”. E dopo i saluti istituzionali del vescovo Orazio Soricelli e del vicesindaco Armando Lamberti, la presidente del Rotary della sezione cavese Vilma Ricci ha sottolineato come questi incontri risultano  essere necessari, affinché i giovani possano avere coraggio e compiere gesti di solidarietà e di resistenza pacifica.

Il dialogo con gli studenti da parte di Francesco Perlasca e di sua moglie, dopo la lettura commovente di un testo di Giorgio Perlasca da parte degli alunni della VAsia e della 3Asia,  ha permesso agli stessi di comprendere le scelte eroiche e il coraggio di questo uomo, che con grande umiltà ha vissuto nel silenzio per circa cinquant’anni.

Un messaggio forte e chiaro dai coniugi Perlasca a essere piccoli e grandi giusti per creare una società migliore e, ricordando le parole di Giorgio “ho salvato vite umane perché sono un uomo, non ho fatto nulla di straordinario, mi sono preso solo cura dell’altro”,  di coltivare sentimenti di Empatia per sconfiggere l’indifferenza.