Il tratto principale del suo carattere?
Molti mi dicono l’altruismo e il coraggio… vorrei fosse proprio così!
La qualità che preferisce in un uomo?
La generosità intesa come dedizione ad una qualsiasi causa in cui si crede fermamente.
E in una donna?
Non faccio distinzioni di genere. Posso solo aggiungere che come per l’uomo apprezzo molto la disponibilità all’ascolto, all’accoglienza, al darsi agli altri
Il suo migliore amico o amica?
Si chiama Lia ed ora vive e lavora a Milano. Pur non essendo vicine fisicamente, lo siamo spiritualmente. Abbiamo condiviso non solo il percorso universitario ma tante esperienze formative.
Il suo principale difetto?
Dare fiducia a persone che, forse non la meriterebbero. Sbaglio, a volte, ad investire, anche emotivamente, in persone opportuniste.
E un pregio?
La capacità di ascolto dell’altro.
La persona cui darebbe consiglio?
È la persona cui mi rivolgo per i consigli importanti. Don Antonio Manganella un caro amico nonché il mio “padre spirituale” per usare un termine un po’ desueto.
Il giorno più felice della sua vita?
Non esiste, per fortuna, solo un giorno più felice. Oltre a quelli un po’ scontati come i giorni in cui ho dato alla luce i miei tre figli, includerei quelli in cui avverto di fare le “cose giuste” oppure quando ho il piacere di incontrare le “persone giuste”.
E il più infelice?
Detesto gli adii. Persone care che non vedrò più. La perdita di persone cui ero molto legata, come mia nonna.
L’ultima volta che ha pianto?
Pochi giorni fa, condividendo un dolore di mia figlia Adriana.
Lo sbaglio che non rifarebbe?
Vivrei con meno sofferenze situazioni che, al momento, mi sembravano senza uscita.
Il suo rimpianto?
Non aver dimostrato abbastanza alle persone che amavo il mio sentimento.
Il colore preferito?
Blu. In tutte le tonalità. A tale proposito sono molto contenta che il logo dell’Istituto che ho l’onore di dirigere, l’ IIS Della Corte – Vanvitelli, nonché la sua pitturazione interna, merito degli alunni, è proprio di una splendida tonalità di azzurro.
La bevanda preferita?
Un liquore che prepara mio marito con le foglie di amarena.
Il piatto preferito?
Parmigiana di melanzane.
Il libro preferito da sempre?
“Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar
Scrittori preferiti?
Non mi stanco mai dei grandi classici come Dante, Shakespeare, Kafka, Dostojesky, Marquez.
La materia scolastica preferita?
Italiano, Storia, le lingue.
La città preferita?
Napoli, in assoluto.
E quelle che vorrebbe visitare?
Johannesburg, Chicago, Gerusalemme e tante altre ancora.
Attore o attrice preferito/a?
De Niro, Al Pacino, Charlie Chaplin. Tra gli Italiani; Mastroianni, De Sica, G.
Sport preferito?
Amo molto lo sport e per anni ho praticato il nuoto a livello agonistico ottenendo anche il brevetto di salvamento. Mi sono poi avvicinata agli sport d’aria come il paracadutismo (anche qui ho conseguito il brevetto) e ho provato anche la sensazione meravigliosa di pilotare l’aereo (anche se solo un CESNA). Di tutto ciò serbo un ricordo bellissimo e ritengo anche su base alla mia esperienza che proprio lo sport possa forgiare il carattere nella determinazione, nello spirito di gruppo e, per quel che mi riguarda, nel rispetto e nell’amore per l’ambiente che ci circonda.
Animale preferito?
Ho una gattina dolcissima ed affettuosa di nome Kitty. Non immagino la nostra famiglia senza di lei.
Fiore preferito?
Amo le margherite ma le rose, in genere, sono un classico intramontabile.
Film cult?
“Quarto Potere” di Olson Wells
Personaggio storico più ammirato?
Lorenzo il Magnifico.
E quello più detestato?
Hitler.
Ha un sogno ricorrente?
Nessuno in particolare ma nei momenti di tensione mi capita di sognare spesso di precipitare dalla scogliera della nostra splendida Costiera Amalfitana!
Il regalo più bello che abbia mai ricevuto?
Più che ricevere amo molto fare regali.
Se potesse rinascere farebbe lo stesso mestiere?
Non so se proprio lo stesso mestiere.
Se dovesse cambiare qualcosa nel suo fisico, che cosa cambierebbe?
Non mi immagino diversa da come sono.
Un capriccio che non si è mai tolto?
Non sono capricciosa.
Ultima volta che si è arrabbiata?
Ieri con un alunno.
Che cosa detesta di più?
La vigliaccheria.
Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
Le cosiddette “bugie a fin di bene”
Crede in Dio?
Fermamente. Riconosco di avere ricevuto un grande dono.
Come vorrebbe morire?
Avendo lasciato una “grande eredità di affetti”
Stato d’animo attuale?
Sono un po’ inquieta per natura
Il suo motto?
Recentemente ho apprezzato molto una frase letta nell'ultimo libro di Gramellini “Si diventa grande non con i “se” ma con i “nonostante”.