II incontro: Cause e rimedi della corruzione e della criminalità – Percorsi all’interno delle istituzioni scolastiche
Conoscenza, libertà di pensiero, denuncia: questi sono i capisaldi su cui si fonda la lotta alla criminalità.
A ricordarcelo sono il dott. Centore, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Salerno e il dott. Sandro Ruotolo, giornalista della RAI che ieri hanno incontrato gli studenti dell‘IIS “Della Corte-Vanvitelli” ed una rappresentanza di alunni della Scuola Media Carducci-Trezza nel secondo appuntamento della manifestazione “Uomini e popoli senza barriere” a titolarità MIUR.
Nel corso del dibattito, moderato dal dott. Riccardo Cristian Falcone, dell’Associazione Libera, si è parlato del significato della parola legalità, dei motivi per cui la magistratura non funziona al meglio, della necessità di denunciare e di ribellarsi alla criminalità.
Per Ruotolo legalità è una parola che si associa ai concetti di felicità, di esercizio dei propri diritti, di libertà intesa come semplice possibilità di uscire di casa senza che qualcuno ti uccida ma anche come “libertà di pensiero”, sancita dalla nostra Costituzione. E poi un consiglio ai ragazzi che rappresentano il nostro futuro: la conoscenza, la cultura, il coraggio di denunciare tutti i tipi di violenza e di illegalità sono le armi che consentono di combattere la criminalità.
Il dott. Centore ha parlato, invece, del cattivo funzionamento della Magistratura in Italia dovuto a mancanza di mezzi e di personale, all’esistenza di procedure complicate ma soprattutto alla “prescrizione”, meccanismo che finisce per tutelare il reo piuttosto che la vittima, al punto che la stessa UE ha chiesto al nostro Paese di modificarla.
L’incontro si è concluso con l’invito, rivolto soprattutto ai più giovani, di tenersi lontani da tutto ciò che è contrario alla legge perché l’illegalità è sudditanza, infelicità. E di essere umili nella vita e nel lavoro, di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà, di lottare per affermare la libertà di parola: solo così potremo continuare a vivere in un Paese democratico e, quindi, libero.